In questa attività di storytelling gli alunni verranno coinvolti nella lettura del picturebook The Suitcase di Chris Naylor – Ballesteros, sapientemente illustrato dal famosissimo Axel Scheffler, autore tra gli altri del celebre The Gruffalo. Successivamente analizzeranno insieme a noi il testo e le sue caratteristiche per addentrarsi poi, nella progettazione di un proprio viaggio/vacanza e nella conseguente preparazione della valigia, organizzata in base alla destinazione scelta!. Infine, avranno la possibilità di riflettere sul tema del viaggio e delle motivazioni che spingono le persone ad allontanarsi dalla propria casa, partendo dalla loro esperienza personale.
Obiettivi di apprendimento
- Ascoltare e comprendere il senso generale di una storia narrata in lingua inglese
- Analizzare una storia attraverso l’uso di uno schema predefinito da alcune domande (Question words – 5Ws, How…?)
- Comunicare in forma scritta e orale il contenuto della propria valigia, arricchendo con degli aggettivi il lessico usato
- Riflettere sul tema del viaggio e sui suoi significati
Argomenti linguistici
- Lessico della storia
- Lessico relativo all’abbigliamento e al viaggio
- 5Ws questions/answers
- There is/there are
IL LIBRO
The Suitcase di Chris Naylor – Ballesteros è un albo illustrato che affronta il tema del viaggio in maniera semplice e comprensibile ai bambini . Un giorno uno strano animale arriva in un luogo già abitato da altri tre animali, un cane, un uccellino e una volpe. Questi ultimi sono molto curiosi e diffidenti nei confronti del nuovo arrivato e lo incalzano con numerose domande, nonostante egli sia molto stanco e provato dal lungo viaggio. Le sue risposte non li soddisfano, tanto da portarli a un gesto estremo, di cui infine si pentiranno, cercando di fare ammenda. La particolarità del testo è che il ritmo incalzante dei dialoghi è impreziosito dall’uso del colore proprio di ogni animale. La trama è semplice, ma perfetta per numerosi collegamenti interdisciplinari e di educazione civica.

PRE-STORYTELLING
Presentiamo il libro ai bambini nascondendolo dentro a una piccola valigia che porteremo in classe e che ci servirà per introdurre concretamente il termine suitcase, così come il tema del viaggio. Vedendoci arrivare con una valigia gli alunni saranno fin da subito molto curiosi di sapere cosa abbiamo in mente. Manteniamo viva la loro curiosità ponendo una serie di domande e cercando di dare risposte brevi e comprensibili.Ecco alcune domande e risposte guida:
What is it?
It’s a suitcase.
What is the suitcase for?
Where am I going?
What’s inside the suitcase?
Let’s see…

Estraiamo lentamente il libro e mostriamolo agli alunni. Concentriamoci in questo momento sull’analisi del peritesto e in particolare sulla copertina e sulla quarta di copertina. Queste pagine sono molto utili perché ci consentono di ricavare una serie di informazioni sulla storia e di fare previsioni in merito allo svolgimento della trama. Oltre ai protagonisti, per esempio, è possibile osservare le loro espressioni, quindi le emozioni. Inoltre sono presenti nella quarta di copertina alcune domande chiave, a cui possiamo cercare di rispondere prima di iniziare la lettura.
Why is he here?
Where has he come from?
And just what is in the suitcase?

Ecco alcuni spunti su come possiamo avviare la conversazione:
Look at the cover of the book.
Who can you see?
Are there only animals? What color are the animals? Are they happy?
Where does the story take place?
What do you think the story is about? What do you think will happen to the strange animal?
Now let’s see the back cover. There are pictures and some sentences. Let’s read them together. Let’s try to answer to the three questions:
Why is he here?
Where has he come from?
And just what is in the suitcase?
Questo momento di conversazione guidata non deve durare più di 15/20 minuti, altrimenti rischieremmo di perdere l’attenzione della maggior parte degli alunni. Scriviamo alla lavagna le 5Ws con la loro relativa traduzione man mano che le incontriamo nella nostra conversazione; su di esse ci concentreremo nella successiva fase di lettura della storia.
Who? = Chi?
Chi sono i protagonisti della storia?
Where? = Dove?
Dove si svolge la storia?
When? = Quando?
Quando si svolgono i fatti?
What?= Cosa?
Cosa è successo?
Why?= Perché?
Perché è successo?
Sarebbe ideale creare un grande cartellone delle 5Ws da appendere in classe come promemoria. Ci potrà tornare utile per numerose attività anche in futuro.
READING THE STORY
Disponiamo i nostri alunni in cerchio e, prima di avviare la lettura, presentiamo il lessico. Per farlo useremo delle flashcard che avremo precedentemente preparato e plastificato e che nasconderemo all’interno della nostra valigia. Nel mazzo inseriremo anche flashcard che non hanno a che fare con la storia ma che i nostri alunni conoscono già. Questo espediente ci servirà per la seconda parte del lavoro che avverrà dopo la prima lettura. A questo punto leggiamo la storia: scandiamo bene le parole chiave (cioè quelle di cui abbiamo una flashcard) ed evidenziamo numerose domande presenti. Se lo riteniamo utile possiamo anche vedere il video del libro letto dallo stesso autore, esponendo gli alunni alla pronuncia madrelingua.
Adesso è giunto il momento di far prendere confidenza con il lessico della storia attraverso un gioco. Gli studenti dovranno distinguere quali flashcard appartengono alla storia e quali no. Mostriamone una alla volta e ascoltiamo le loro risposte. Affinché questa fase risulti più immediata possiamo chiedere di usare il pollice in su o in giù; eviteremo così di disperdere troppo l’attenzione. Nel frattempo appendiamo su un grande cartellone le flashcards della storia e su un secondo cartellone le altre. Se non disponiamo di tali materiali possiamo semplicemente dividerle in due gruppi all’interno del grande cerchio. L’importante è che siano ben visibili a tutti. Rileggiamo la storia per una veloce verifica e ripetiamo più volte le parole chiave, questa volta senza le flashcard aggiuntive e non appartenenti al testo, in modo da fissarne la pronuncia. Queste due letture introduttive, necessarie per una comprensione generale del testo e per la presentazione del nuovo lessico, saranno propedeutiche all’attività di analisi della storia che seguirà questo primo momento di storytelling.

Scarica qui le flashcard della storia
In questa prima fase del percorso didattico, consigliamo di lavorare una volta con la lettura dell’insegnante e l’altra con la lettura dell’autore. Usiamo questa variazione in tutte le attività di storytelling; renderà il momento della lettura più stimolante oltre al fatto che così facendo esponiamo gli alunni a diverse modalità di pronuncia.
READING THE STORY: COMPREHENSION WORKSHEETS
Distribuiamo due schede e analizziamole insieme ai bimbi perché sia a tutti chiaro come procedere. Nella prima scheda riprenderemo il lavoro sulle question words, le famose 5Ws: si tratta semplicemente del completamento di uno schema predefinito per la comprensione orale del testo. In questo caso gli alunni dovranno a coppie, dopo aver riascoltato la storia, provare a completarla a matita e successivamente confrontare le risposte con il resto della classe per giungere ad una risposta comune. Il diagramma pone le seguenti domande:
Who? Chi sono i protagonisti della storia?
Where? Dove si svolge la storia?
When? Quando si svolgono i fatti?
What? Cosa è successo?
Why? Perché è successo?

Le risposte e il tipo di impostazione che daremo a questa attività dipenderanno in larga parte dalle competenze linguistiche dei nostri alunni. Non sempre ad una classe corrisponde lo stesso livello linguistico. In questo caso la metodologia dello storytelling ci viene in soccorso, grazie alla flessibilità che ci consente di modulare il percorso, proprio in base alle capacità dei nostri alunni. Inoltre ci permette di lavorare sulla loro zona di sviluppo prossimale, quella che consente di creare un apprendimento reale e non un semplice “addestramento”. Se infatti riducessimo sempre tutto ad attività troppo semplici non consentiremmo ai nostri alunni di fare progressi.

Il nodo qui è riuscire a trovare il giusto equilibrio tra ciò che i nostri studenti sanno già fare e ciò che possono potenzialmente fare. In questo caso noi insegnanti giochiamo un ruolo fondamentale perché dobbiamo essere in grado di modulare di volta in volta il nostro intervento e la modalità di scaffolding. In questa fase possiamo avviare una riflessione sui possibili motivi che spingono le persone a mettersi in viaggio, creando un collegamento con educazione civica sempre attuale e che potrà essere approfondito in un secondo momento.
Il secondo foglio di lavoro riguarda invece la domanda relativa al come, cioè How..?, che ci consentirà di introdurre il tema degli aggettivi, di cui la storia è particolarmente ricca.
In futuro possiamo realizzare un percorso specifico sugli aggettivi, slegandoci man mano dalla storia e usando attività più mirate.
Si tratta di individuare all’interno del testo e delle immagini le caratteristiche proprie di ciascuno dei seguenti personaggi o elementi: strange animal, three animals, suitcase. Non essendo tutti i termini presenti nel testo questa può essere un’occasione ghiotta di arricchimento linguistico e consolidamento o ripasso del lessico. Ecco un esempio di come potrebbe essere compilata la tabella:
Strange animal: Dusty, tired, strange, sad, frightened, green
Three animals: Suspicious, curious, yellow, red, orange, small, big
Suitcase: Big, heavy, broken

Scarica qui le due schede di comprensione guidata della storia
POST – STORYTELLING: PACK MY SUITCASE
In questa fase chiediamo agli alunni di progettare un vero e proprio viaggio con tanto di destinazione, motivazioni, compagni di viaggio. Per l’occasione inoltre dovranno preparare, attraverso un’attività di art and craft, la propria valigia! In base al livello della classe possiamo decidere di far lavorare gli studenti individualmente o a coppie. In questo secondo caso creiamo coppie eterogenee per aiutare anche chi si potrebbe trovare in difficoltà.

Scarica qui i materiali per la progettazione del viaggio e per l’attività di art and craft
Consegniamo i materiali fotocopiabili composti da due fogli e un cartoncino bianco o colorato e spieghiamo brevemente la consegna. La prima scheda contiene una sagoma della valigia da ritagliare e incollare sul cartoncino in dotazione. Nella parte superiore è presente una tabella da completare con i dati di viaggio in risposta alle 5 question words già introdotte precedentemente. La risposta sarà guidata da una possibilità di scelta, a cui si potranno aggiungere eventualmente dei particolari.

Who? Family, friends, sister/brother, mother, grandmother/grandfather…
Chi sarà il tuo compagno di viaggio?
Where? City, mountain, sea, lake, country
Dove andrete?
When? winter, spring, summer, autumn
Quando sarà il viaggio?
What? Swimming, sailing, walking, resting, skiing…
Cosa farete?
Why? Exploration, holidays
Perché viaggerai?
Nella parte inferiore della valigia gli alunni dovranno invece tagliare e incollare gli elementi che la comporranno in base alla destinazione prescelta. Questa fase ci permette anche di affrontare il nucleo tematico relativo all’abbigliamento, da differenziare in base alla stagione e al luogo prescelto per il viaggio. Infine dovranno piegare a metà la sagoma e decorare l’esterno della valigia scrivendo MY SUITCASE by ……. e completare con il loro nome.
Terminata la fase di art and craft chiediamo agli allievi di descrivere, dapprima oralmente al compagno e in un secondo momento in forma scritta, il contenuto della loro valigia. Diamo noi la frase di partenza In my suitcase there is/there are e chiediamo di arricchire con degli aggettivi la loro descrizione. E voi siete pronti per partire?
Un ulteriore sviluppo potrebbe essere quello di prendere in analisi le preferenze di destinazione della classe e crearne un istogramma.