Tante app per insegnare l’inglese ai bambini

Tante app per insegnare l’inglese ai bambini

Imparare una lingua straniera è questione di pratica, di ascolto continuo, di esposizione sistematica, generalmente facilitata dall’intersezione con il tempo libero grazie alla visione di film e serie tv. Per noi italiani l’obiettivo è reso ancor più difficile dalla tendenza al doppiaggio, non ancora del tutto dismessa nonostante l’arrivo sul mercato delle piattaforme streaming stia cambiando le abitudini degli utenti. Ecco allora che ci viene incontro un altro strumento: le app, un ottimo modo per tenere allenato l’inglese e creare e mantenere quella routine di interazione con la lingua necessaria per fare un salto di qualità.

Le app si dimostrano un metodo di apprendimento particolarmente efficace per i più piccoli: spesso, infatti, integrano meccanismi di motivazione che inducono i bambini a volersi mettere alla prova in vista di un obiettivo, che sia sbloccare un livello o accrescere il proprio record di punteggio. Un altro punto a favore è la varietà delle attività proposte: esercizi di ascolto, canzoni, giochi e quiz, per venire incontro ai gusti di tutti.

Questo articolo racchiude alcuni suggerimenti di app da proporre ai nostri alunni, magari proprio in vista della pausa estiva.

A questo proposito, è importante tenere bene a mente che una app non è che uno strumento, e non può sostituire una buona azione didattica. Non è attraverso la app che si impara l’inglese, poiché non si comunica o interagisce con essa. È dimostrato che non è solo l’esposizione alla lingua, quanto la comunicazione nella lingua stessa, a fare la differenza. Il nostro consiglio, quindi, è affiancare la app ad altre situazioni o strumenti di natura comunicativa (lezioni e playgroup, per esempio), come strumento di allenamento e rinforzo.

Attraverso la app, i bambini possono:

  • apprendere nuove parole;
  • imparare a formare frasi replicando su un modello dato;
  • migliorare la listening comprehension;
  • ascoltare la pronuncia corretta delle parole.

Limitando il proprio studio alla app, invece, difficilmente sapranno:

  • comunicare;
  • formare frasi in modo autonomo e originale;
  • comprendere intuitivamente;
  • padroneggiare il lato fattuale e prammatico della comunicazione;
  • conoscere la cultura assieme alla lingua.

Nei paragrafi seguenti segnaleremo alcune popolari app, illustrandone il funzionamento e l’utilità dal punto di vista del docente di inglese. 

 

DUOLINGO

Con oltre 300miloni di utenti in tutto il mondo, questa è forse la scelta più diffusa e accessibile, poiché il suo utilizzo è in gran parte gratuito. Oltre all’inglese, consente all’utente italiano di imparare francese, tedesco e spagnolo. Come suggerito dal nome, la filosofia didattica si basa sull’interazione fra due lingue, ovvero è una app che, pur non lavorando esclusivamente sulla traduzione, è di impostazione traduttiva.

Duolingo è utilizzabile sia in versione desktop che come app scaricabile per dispositivi mobile quali tablet o smartphone. La versione browser contiene alcune interessanti aggiunte: lezioni in tempo reale (in particolare per la pratica di conversazione) e l’elenco del lessico appreso nel corso delle esercitazioni. A questo proposito, il sistema tiene in memoria le parole su cui l’utente ha commesso più errori, e permette di fare esercizi di ripasso mirati.

La struttura di Duolingo è analoga a quella di un videogioco suddiviso per livelli. All’inizio si può fare un breve test di inquadramento per capire se iniziare da zero o se si ha già un livello di conoscenza intermedio o avanzato.

Duolingo raggruppa le lezioni in base all’argomento trattato. In qualsiasi momento, l’utente può decidere di passare all’argomento successivo superando un test di fine unità.

Tra le attività proposte troviamo:

  • abbinamento parola-immagine;
  • completamento di frasi;
  • traduzione di parole e frasi dall’italiano alla lingua studiata e viceversa;
  • trascrizione di un audio (per allenare le abilità di ascolto);
  • ripetizione di parole o frasi (per migliorare la pronuncia).

PILI POP

Pili Pop è un’applicazione per l’apprendimento dell’inglese parlato, ovvero basata esclusivamente sulla pronuncia e sull’ascolto di parole e frasi. I giochi di Pili Pop, ideati per bambini dai 5 ai 12 anni, non contengono parole scritte.

I bambini avranno modo di far pratica con diverse categorie lessicali, attraverso attività di comprensione e di espressione orale. Ben pensata e con una grafica accattivante, Pili Pop contiene più di 200 esercizi articolati in 3 livelli di difficoltà, spaziando dall’acquisizione di semplici parole alla pronuncia di intere frasi. Dopo un periodo di prova gratuita, per continuare a utilizzare la app è richiesta la sottoscrizione di un abbonamento.

 

La app è strutturata come un gioco che ha per protagonisti alieni e robot: i nostri amici stanno imparando a svolgere attività da umani e vanno guidati oralmente. Lo strumento del personaggio interattivo è utilizzato in vario modo nel percorso didattico, che vede i bambini conversare anche con pirati, animali e persone.

Ecco alcuni esempi: siamo chiamati ad  aiutare un cuoco nel reperire gli ingredienti giusti per il piatto che sta cucinando, o ad assistere una stylist, individuare il colore sulla tavolozza di un pittore o il numero giusto sul galeone di un pirata.

La cosa più notevole di questa app è il sistema di riconoscimento vocale modulato sulle voci infantili, che riconosce le pronunce corrette o errate dei bambini, chiamati a dare le loro istruzioni ai personaggi del gioco. In questo modo, è forse l’unica app alla quale effettivamente si parla, sia pure per compiti minimi e standardizzati.

Giocando anche solo 15 minuti al giorno con Pili Pop, i bambini progrediscono velocemente nella pronuncia e questo, a nostro parere, è sicuramente il migliore strumento per esercitare la pronuncia in modo mirato.

Inoltre la app ha una notevole sezione pensata per i genitori (Pili Report), grazie alla quale possono monitorare i progressi dei bambini e ricevere consigli su come introdurre l’inglese nella loro vita quotidiana.

LINGOKIDS

Lingokids è un programma creato in collaborazione con Oxford University Press che mette a disposizione degli utenti una ricca collezione di video, canzoni e giochi. La app è pensata per bambini in una fascia d’età compresa tra i 2 e gli 8 anni.

Il software genera il percorso di apprendimento basandosi sull’età del bambino e sul livello linguistico selezionato, adattandosi a chi è al primo approccio con l’inglese così come a chi è già fluent.

La sezione dedicata ai genitori non solo permette di monitorare in maniera dettagliata i progressi del bambino, ma fornisce consigli per continuare a sviluppare l’inglese al di fuori dei momenti di uso dell’app. Questo è davvero importante: dobbiamo infatti entrare nell’ordine di idee  che l’acquisizione della lingua è un processo, non una «performance» orientata ad un risultato immediato. Far entrare l’inglese nelle abitudini è la vera chiave perché i bambini imparino sul lungo periodo.

EPIC!

A differenza delle applicazioni suggerite in precedenza, Epic! è focalizzata sullo sviluppo delle abilità di lettura. Biblioteca digitale in inglese per bambini dai 2 ai 12 anni, con migliaia di titoli messi a disposizione sia per la lettura che per l’ascolto (audiolibri, read-for-me), questa app prevede un periodo di prova gratuito prima della sottoscrizione di un abbonamento mensile.

Se un bambino sa già leggere, questa app rappresenterà una bella sfida che migliorerà le sue capacità di lettura, così come lo spelling in inglese e il bagaglio lessicale.

SUGGERIMENTI PER I DOCENTI DI INGLESE

Crediamo che queste app possano risultare assai utili per aiutare gli alunni a pronunciare e memorizzare le parole e le piccole frasi proposte. Come anticipato, però, non sostituiscono l’interazione con l’insegnante, e quindi a nostro avviso sono una brillante proposta per integrare a casa l’attività didattica svolta durante le ore scolastiche: compiti a casa o esercizio per le vacanze estive o invernali.

Sono motivanti e facilitanti soprattutto per gli studenti che faticano a seguire i metodi tradizionali, e nello specifico sono indicate per tutti coloro che hanno deficit di attenzione.

 

Da un lato quiz e videogiochi sono uno strumento utile e piacevole, che invoglia il bambino a trascorrere del tempo esercitandosi, ma in ottica didattica risultano particolarmente efficaci tutti quegli strumenti che stimolano la lettura in lingua, rendendola un’esperienza piacevole e stimolante.

Abituarsi a leggere in inglese può veramente fare la differenza tra acquisire una lingua standardizzata, «per stranieri» – in definitiva, utile per comunicare ma povera in senso semantico – e una lingua ricca di sfumature (come è bello che sia il pensiero spontaneo). Se applicazioni come Epic! permettono di avvicinare i bambini ai libri, e incoraggiarli da subito a leggere anche in inglese, il loro lavoro va ben oltre l’apprendimento del vocabolario! Si sta puntando direttamente al fine dell’insegnamento della lingua, di qualsiasi lingua: fruirla in modo indipendente.

La possibilità di leggere e ascoltare assieme è inoltre preziosa per arricchire il vocabolario percepito sia in ascolto che in lettura, rafforzando la connessione tra suono e segno grafico (che rappresenta un grave scoglio per qualsiasi lingua non sia trasparente a livello fonetico). Leggere e ascoltare assieme abitua il cervello a percepire in modo associato l’immagine della parola (sight word) e la sua pronuncia, e questo è un altro grande servigio delle applicazioni che incoraggiano la lettura tramite metodi read-aloud.